Integratori si o integratori no e quali integratori?
I folati e l’acido folico. Il gene MTHFR codifica per un enzima che si chiama metilene tetraidrofolato reduttasi importante nell’attivazione dei folati e dell’acido folico in 5 metil tetraidrofolato che è la forma attiva e biodisponibile per l’organismo. In assenza di questo enzima o in caso di mal funzionamento (metilene tetraidrofolato reduttasi) i folati che sono quelli presenti nella verdura e l’acido folico presente negli integratori non verranno utilizzati. Le mutazioni che causano malfunzionamento del gene, sono la C677T e la A1298C. Se un soggetto ha una di queste mutazioni avrà una ridotta attività dell’enzima deputato all’attivazione dei folati e dell’acido folico. Il risultato sarà un accumulo dell’omocisteina la quale non potrà essere rimetilata per riformare la metionina con conseguente accumulo appunto dell’ omocisteina. Questo amminoacido è implicato nel danneggiamento dell’epitelio dei vasi e nell’ossidazione del colesterolo LDL favorendo cosi la formazione della placca aterosclerotica e predisponendo all’aumento del rischio cardiovascolare.
Oltre al discorso dell”omocisteina c’è anche da dire che in particolare la mutazione A1298C è una mutazione associata a disordini intestinali e digestivi quindi associata a sindrome dell’intestino irritabile e gastriti; la mutazione del gene C677T è associata a poli abortività o aborti ricorrenti, difetti del tubo neuronale nel primo trimestre e disordini neurologici. Quindi, nel gestire la situazione legata all’accumulo di omocisteina, è importante andare a vedere quale mutazione è presente per gestire altri fattori dietetici importanti come il glutine, i latticini, le vitamine e l’eventuale integrazione di omega 3.
Sia i folati contenuti negli alimenti che l’acido folico contenuto nei preparati nutraceutici, per essere attivati devono essere metilati dall’enzima MTHFR codificato appunto dal gene MTHFR. Nel caso ci fossero le mutazioni suddette la conversione in forma attiva risulterebbe poco efficiente. Devo dire purtroppo per esperienza personale che una ginecologa che mi seguiva, commise una serie di inesattezza come prescrivermi nonostante io le abbia detto di avere una mutazione che mi dava una omocisteina alta, un integratore di acido folico in forma inattiva ed io avendo il gene mutato la mia omocisteina sarebbe rimasta alta. Per di più in modo molto strafottente e forse ignorando il metabolismo dell’omocisteina, mi disse che non c’era bisogno di altre vitamine oltre all’acido folico per abbassare l’omocisteina. Per finire figuriamoci se mi ha chiesto che tipo di mutazione avessi per accorgimenti e integrazioni opportune. Io dico che anche i medici non sono tuttologi e non ci sarebbe nulla di male e anzi farebbe onore ad avere un pochino di modestia.
Comunque….
Cosa fare in caso di mutazione?
In questo caso OCCORRE ASSUMERE un integratore sotto forma di 5 metilene tetraidrofolato che essendo la forma attiva sarebbe utilizzabile dall’organismo senza subire ulteriori processi di trasformazione. Consideriamo che oltre il 40% della popolazione ha mutazioni del gene MTHFR.
Riassumendo
se avete una omocisteina alta e/0 se sapete di avere la mutazione, occorre
- assumere un integratore di metilene tetraidrofolato e insieme o separatamente le vitamine:
- B 12 (meglio in anche questa in forma attiva di metil cobalammina)
- B6
ed eventualmente a seconda della mutazione genetica
- Omega 3 attraverso l’assunzione di pesce azzurro e valutare una integrazione
- probiotici
- assunzione di uno stile di vita adeguato a prevenire eventi cardiovascolari: fumo, alimentazione ricca di fibra, selenio e vitamine antisossidanti come la C e la E me protettiva come la vitamina D
Assumere alimenti che contengono maggiormente folati:
- lattuga
- broccoli
- spinaci
- asparagi
- legumi
meglio se cotti a vapore oppure a crudo come possono essere assunti gli spinaci o la lattuga perché i folati vengono persi per circa il 95% con la cottura essendo idrosolubile
Fatevi aiutare da un nutrizionista per un corretto inquadramento del problema e per dei consigli mirati in base alla vostra situazione.
Dr.ssa Sonia Tebaldi
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24091066
http://www.salute.gov.it/portale/p5_1_1.jsp